Impianti di riscaldamento: tutto quello che c’è da sapere

Gli impianti di riscaldamento presenti sul mercato sono molteplici e di diverse tipologie. Negli ultimi anni, in Italia i cittadini sono più sensibili ai temi ambientali e al risparmio energetico, grazie anche alle agevolazioni fiscali che lo Stato riserva per coloro che decidono di installare impianti che sfruttano energie rinnovabili.

Se sei d’accordo, iniziamo a raccontarti tutto quello che c’è da sapere sugli impianti di riscaldamento. Buona lettura

Indice

Cosa sono gli impianti di riscaldamento?

Per capire come è fatto un impianto di riscaldamento, possiamo analizzarlo partendo dai suoi componenti e suddividerli in tre elementi principali: i generatori di calore, le reti di distribuzione e i terminali.

I generatori di calore più comuni sono la caldaia e la pompa di calore.
La caldaia è alimentata da un combustibile. La pompa di calore è un generatore che può produrre sia caldo che freddo. È costituito principalmente da due scambiatori di calore e un compressore.

Al suo interno scorre un fluido frigorifero: attraverso un ciclo di compressione ed espansione il fluido viene fatto evaporare e condensare all’interno degli scambiatori di calore, trasmettendo energia termica all’aria o all’acqua a seconda del tipo di impianto.

Mentre le reti di distribuzione sono dei montanti, grazie alle quali il fluido termovettore si distribuisce dal generatore ai terminali attraverso i circuiti degli impianti di riscaldamento o di climatizzazione.

Quali tipi d’impianti di riscaldamento esistono?

  1. IMPIANTO DI RISCALDAMENTO A RADIATORI: sono impianti ad alta temperatura e hanno come terminali i radiatori che, comunemente, chiamiamo “termosifoni”.
  2. IMPIANTO DI RISCALDAMENTO A VENTILCONVETTORI: sono impianti termici a media temperatura che riscaldano l’ambiente per convezione. Con il ventilconvettore (a parete, a cassetta o canalizzabile) l’ambiente si riscalda grazie all’azione di una ventola. La ventola aspira l’aria dall’ambiente, l’aria entra in contatto con la batteria di scambio, dove scorre l’acqua calda dell’impianto, e si riscalda; a questo punto la ventola immette aria riscaldata nell’ambiente.
  3. IMPIANTO DI RISCALDAMENTO A PAVIMENTO: sono impianti a bassa temperatura e diffondono il calore all’ambiente per irraggiamento. Si tratta di sistemi di riscaldamento autonomi. Il fluido termoconvettore, l’acqua calda, circola nelle tipiche serpentine posate sotto il pavimento dove avviene la distribuzione di energia termica. Questo tipo di sistema può essere associato anche a generatori come i pannelli solari termici.
  4. IMPIANTO DI RISCALDAMENTO A ESPANSIONE DIRETTA: Anche i classici impianti ad espansione diretta (mono split, multi split, VRF) usati per la climatizzazione, possono fungere da impianti di riscaldamento come sistema autonomo. Questo genere di impianto è composto da una unità esterna a pompa di calore, e dalle unità interne che possono essere di vario tipo: a parete, cassetta, pavimento, canalizzabile.

Chi progetta l’impianto di riscaldamento?

Ogni impianto di riscaldamento e/o di climatizzazione è realizzato sulla base di un progetto redatto da un termotecnico, che tiene conto delle caratteristiche dell’abitazione e delle esigenze personali.

Nel momento in cui decidi di interviene su quest’ultimo, rinnovando l’impianto della tua casa o, semplicemente, parte di esso, significa che stai modificando un progetto originario. Avrai, quindi, la necessità di farne realizzare uno nuovo.

Ciò che è esplicitato nel decreto è il compito spetta a un professionista iscritto agli albi professionali, secondo la specifica competenza tecnica richiesta o, al responsabile tecnico dell’impresa installatrice.

Quale impianto termico scegliere e quale conviene di più?

La caldaia a condensazione è la scelta migliore se vuoi limitare gli interventi di una ristrutturazione light. Se stai rimettendo a nuovo un alloggio che utilizzi per investimento, ad esempio, potrebbe essere la soluzione ideale.

A differenza delle vecchie caldaie, non più utilizzabili dal 2015, quelle a condensazione ottimizzano la produzione di calore utilizzando i fumi stessi della combustione.

Questa tecnologia consente di ridurre i costi di esercizio fino al 30%. Se desideri che i lavori di ristrutturazione della tua abitazione ti consentano di ottenere il massimo comfort, il pavimento radiante potrebbe essere la scelta più indicata. Questo perché il pavimento radiante può essere collegato a una caldaia a condensazione, oppure a una pompa di calore, ed in quest’ultimo caso i costi di esercizio saranno notevolmente più bassi.

Con un impianto a pavimento ci sono diversi vantaggi rispetto ad un riscaldamento classico con i caloriferi. Il principale motivo per l’installazione di questo tipo di impianti è il comfort che ne deriva. Nella stanza ci sarà un calore diffuso, senza punti freddi e il calore si diffonde dal basso verso l’alto.

I vantaggi di un riscaldamento a pavimento sono :

  • La trasmissione del calore avviene per irraggiamento in modo omogeneo dal pavimento fino al soffitto. Un sistema a pavimento ha una migliore sensazione di comfort rispetto ai termosifoni, che concentrano il calore nella zona più vicina all’apparecchio stesso. Le stanze vengono riscaldate in modo uniforme, garantendo una perfetta condizione di benessere.
  • Con un impianto di riscaldamento a pavimento si può ottenere un risparmio sui consumi fino al 20-30%.
  • L’impianto ad acqua può essere usato per il raffrescamento, facendo passare acqua fredda al posto dell’acqua calda si può rinfrescare l’ambiente evitando i condizionatori.
  • Si evita la formazione di polvere e acari, molto nocivi per le allergie e tipici dei radiatori.
  • Il fatto di non dover installare un radiatore in ogni stanza permette di recuperare spazio negli ambienti di casa.
  • E’ possibile abbinare all’impianto a pavimento una caldaia a condensazione, una pompa di calore o le fonti rinnovabili con un solare termico e beneficiare dell’ecobonus per le detrazioni fiscali.

Quanto costa un sistema di riscaldamento come quello a pavimento?

In questo caso scegliendo un impianto a pavimento il costo per l’installazione di un sistema a pavimento è più elevato rispetto ad uno tradizionale, per via delle diverse componenti presenti, come le tubazioni, i pannelli isolanti, i collettori ecc.

La spesa iniziale dipende da tanti fattori, dalla grandezza della casa, alla zona in cui si trova, dal suo isolamento e soprattutto dalla tipologia e dalla qualità dei materiali con cui viene realizzato l’impianto. Inoltre anche il costo della manodopera per la posa dell’impianto ha un peso notevole sulla spesa totale.

I fattori che maggiormente bisogna tenere in considerazione per stabilire il costo di un impianto di riscaldamento a pavimento, sono variabili:

  • Le varie componenti che vanno inserite nel pavimento e il tipo di caldaia da installare. L’impianto di riscaldamento a pavimento è composto da molti elementi che devono rispondere a determinati requisiti ed essere innanzi tutto di qualità, in modo che il prodotto sia efficacie e mantenga delle ottime prestazioni nel tempo.
  • Se l’edifico è ben isolato termicamente, la spesa si riduce, poiché parte del lavoro sarà già fatto. Infatti, affinché il riscaldamento a pavimento sia efficacie, l’immobile deve essere in grado di mantenere il calore e non disperderlo. Questo influisce non solo sul costo iniziale, ma anche sui costi derivanti dall’uso dell’impianto, infatti se l’ambiente resta caldo più a lungo non è necessario attivare i riscaldamenti per lunghi periodi.
  • Il costo della manodopera è variabile.
  • Influisce anche la posizione geografica, infatti tra nord e sud si registra una differenza del 15% superiore al nord. Probabilmente perché al nord si fa un uso maggiore dell’impianto e quindi è maggiormente soggetto all’usura, quindi i materiali devono essere più resistenti.

Normative e certificati: di cosa c’è bisogno

Con la legge n.46 del 1990 viene previsto che:

Art. 7
) le imprese installatrice sono obbligate ad eseguire gli impianti a regola d’arte, utilizzando materiali e componenti che rispettino le tecniche di sicurezza UNI e CEI. Inoltre gli impianti elettrici devono essere dotati di messa a terra, interruttori differenziali e altri dispositivi di protezione.

Art.9) Una volta terminati i lavori, l’impresta installatrice è obbligata a rilasciare al committente la dichiarazione di conformità dell’impianto elettrico. Questo documento viene sottoscritto dal titolare dell’impresa installatrice che precisa tutti i dati della propria azienda. E’ presente inoltre una relazione tecnica con tutti i materiali e le tecniche realizzate e, dove previsto, anche il progetto dell’impianto.

La normativa è stata aggiornata con il D.M 37/08 e dal decreto 19 maggio 2010. Questi nuovi testi vanno ad integrare le norme pre-esistenti e specificano i tipi di impianti che necessitano di una dichiarazione di conformità (impianti elettrici, radio tv, climatizzazione, condizionamento, idrici sanitari, gas, …)

Come ogni intervento, si ha bisogno, dunque di una certificazione, in questo caso per gli impianti elettrici esiste un certificato: Dichiarazione di conformità impianto elettrico è un documento voluto dalla normativa italiana che attesta la conformità di un impianto elettrico civile o industriale. È obbligatorio secondo il DM 37/08 e deve essere redatto dalla ditta o dal professionista che ha installato o eseguito la manutenzione sull’impianto.

Inoltre è la ditta appaltante che si deve far cura della redazione di questa documentazione. Questa deve essere compilata in maniera accurata andando a specificare tutti i campi presenti e senza tralasciare alcuna voce. Una dichiarazione incompleta non ha alcuna validità e l’impianto verrebbe considerato non a norma. In genere, questo documento viene incluso nel prezzo finale dell’impianto elettrico.

Quindi, quando un’azienda effettua un preventivo, solitamente la certificazione è già inclusa nel prezzo.

La Livella: impianti di riscaldamento sicuri e performanti

Dunque come abbiamo visto in questo articolo gli impianti elettrici sono di diversi tipi, e come abbiamo detto e analizzato l’impianto di elettrico più valido, ma allo stesso tempo anche più costoso è quello a pavimento. Questo perché un sistema di impianto a pavimento è più efficiente e comporta un risparmio sulla spesa per il consumo di gas, anche se inizialmente bisogna investire molto di più di un semplice impianto elettrico tradizionale.

Questi tipi di interventi vengono appunto eseguiti attraverso a delle aziende specializzate, come noi, che offrono sicurezza e garanzia, soprattutto perché noi rilasciamo la certificazione obbligatoria, la cosiddetta – Dichiarazione di conformità impianto elettrico- documentazione che deve essere rilasciata dalla ditta installatrice degli impianti elettrici alla conclusione dell’installazione dell’impianto e dopo averlo collaudato. Questo tipo di servizio viene incluso nelle nostre offerte, inoltre c’è una maggiore garanzia, dal momento che i nostri tecnici possono intervenire direttamente da remoto via cloud in modo da garantirti la continuità dei servizi.

Se hai un progetto, La Livella srls può aiutarti a realizzarlo. Ci occupiamo della progettazione e realizzazione. Per saperne di più e scegliere gli impianti di riscaldamento più adatti alle tue esigenze, contattaci ora.

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